(Spiaggia di Pisciotto. Agosto 2016) |
Come si vive in una città priva di mare?
Me lo domandavo qualche estate fa mentre camminavo sulla battigia della Spiaggia di Pisciotto, vicino Licata, e la Rocca di San Nicola sembrava una foca che aspetta qualcosa di sorprendente spuntare nel cielo. Passeggiavo tra la gente e mi rendevo conto soltanto allora di quanto fosse lunga la spiaggia. I gabbiani sorvolavano l'isolotto, si davano il cambio con un'organizzazione quasi metodica e volteggiavano intorno alla sua piccola punta di pietra per poi tuffarsi verso la torre di avvistamento lì vicino. Camminavo da circa 15 minuti e non ero ancora arrivata alla Rocca.
Quando ero bambina adoravo ascoltare le storie che gli altri avevano da raccontare sulle cose che mi circondavano e, da brava bambina curiosa, non risparmiavo mai un " Questo cosa è?".
In una di quelle occasioni mi fu raccontata la storia della Rocca secondo la mitologia greca. Nel XIII secolo a.C. era un isolotto e veniva chiamato Inico. A quel tempo la Sicilia era divisa in cerca tre grandi regioni controllate da Sicani, Siculi e Elimi. Si dice che sopra l'estremità dell'isolotto fosse collocata la reggia del re sicano Cocalo e che questi, proprio in quel posto, avesse ospitato Dedalo in fuga da Minosse. Dedalo era infatti un famoso architetto e scultore, responsabile della costruzione del Labirinto dove fu rinchiuso per ordine di Minosse il Minotauro, nato proprio dall'unione tra la moglie del re Minosse e il toro sacro inviato da Poseidone. Il re Minosse vi rinchiuse anche Dedalo, giacché questi era l'unica persona al mondo a conoscere la struttura e, dunque, l'uscita del labirinto. Dedalo riuscì comunque a scappare costruendo delle ali di cera e raggiunse, dopo varie peripezie, la Sicilia. Si narra che quando Minosse giunse alla reggia del re Cocalo per riacciuffare il fuggitivo, Dedalo, aiutato dalle figlie di Cocalo, riuscì ad uccidere Minosse.
La battigia salata, qualche onda, il vento frusciante, camminavo senza rendermi conto di quanto fossi fortunata ad avere sempre un lembo di mare al mio fianco.
Quante storie ci ha restituito la marea, quante cose, quante conchiglie sono diventate collane, ricordi, pezzi di sorrisi.
Quel pomeriggio ero con la mia famiglia e Ciccio.
Andammo anche a Torre di Gaffe, oltre Pisciotto, a bere un caffè nella piccola piazzetta antistante la strada che conduce alla spiaggia.
"Ma ci sono ancora i surfisti?"
L'acqua di Torre di Gaffe cambia colore spesso, dipende tutto dalle correnti che la attraversano. Ha un fascino selvaggio e un sapore delicato e quando non c'è molta gente si avverte una strana musica, come se da qualche parte, oltre le onde, un'orchestra si svegliasse.
Sovrasta la spiaggia un'altra piccola torre di avvistamento che dovrebbe risalire al Seicento.
Anche se è certo che dalle torri si scrutasse l'orizzonte per avvistare navi nemiche, mi piace pensare che anche allora qualcuno ci salisse per osservare il mare baciare la spiaggia di notte. In cerca di domande, di risposte più o meno sensate, o in cerca di sogni, di amori lontani, di affetti sepolti. Chissà se ogni tanto anche i marinai si distraessero a guardarlo con sorpresa.
Anche se lo hai davanti agli occhi da una vita esiste sempre un momento in cui è in grado di sorprenderti, di lasciarti senza fiato. Chissà quante volte i nemici hanno sperato che le sentinelle si distraessero così per poi attaccare le città dietro la notte.
Nelle città di mare esiste una magia incontaminata, incastonata nel tempo e nello spazio, dove le presenze e le assenze non sono mai totali. Dal mare ti aspetti sempre che prima o poi ti restituisca o ti porti qualcosa che hai perso o che hai sempre cercato.
In piedi o seduti davanti al mare, le onde sono flebili o feroci, e chissà dove si rifugiano le persone che vivono lontano dal mare, chissà se sono in grado chiudere gli occhi e sentirlo come capita a chi lo ha sempre avuto davanti e un giorno è costretto ad allontanarsi.
(Spiaggia di Pisciotto, Agosto 2016) |
(Spiaggia di Pisciotto. Luglio 2016) |
(Spiaggia di Pisciotto. Luglio 2016) |
(vista dalla strada sopra la Spiaggia di Pisciotto. Agosto 2016) |
(Rocca di San Nicola, Luglio 2016) |
Nessun commento:
Posta un commento