(Porto di Licata, giugno 2018) |
I porti sono come i domani.
Dal molo l'orizzonte ti sembra più dritto e vicino questa volta, sembra sia quello giusto, ma non sai se salperai tu o se ormeggerà lui. Alla fine qualcuno cede, cederà.
I ricchi prendono il sole dai loro yatch lucenti, cenano con un'insalata e del pesce e si vestono come barboni perché possono permettersi di sembrare poveri; le donne in bicicletta tengono con una mano la gonna ma nessuno ci fa caso, un uomo sbadiglia eternamente e scuote la testa, tutti impegnati a fare i mimi con se stessi. E tu mi dici che ho ancora il costume bagnato e la sabbia sui piedi.
Non fa freddo ma la gente si abbraccia lo stesso.
I lampioni sono accesi ma non è ancora sera, le luci sono tante o forse troppe, si vede una stella, si vede la luna, e non possiamo contare i sorrisi che scavalcano i visi dei bambini quando mangiano il gelato già sciolto.
Ma perché ti sei vestita di viola, questa mattina mi sono svegliato e ti ho immaginata con il vestito rosso.
E mangi un cannolo di ricotta che sembra una nuvola quando lo sollevi per morderlo.
Sopra quel gommone ci sono ancora i bambini che giocano a Capitan Uncino e Peter Pan e cambiano la storia continuamente. Non devi dire così, devi dire questo, devi fare questo, tu sei cattivo ed io sono buono, tu sei grande ed io sono piccolo, no anzi sei piccolo anche tu, ma resta qui che il gioco non è ancora finito!
Il cielo striato di rosa sembra un fascio di braccia avvinghiate prima di dormire, quelle che poi si slegano mentre dormi davvero, la tua mano è troppo grande per la mia, mentre guardi il faro dai tavoli del Caffè sembra che tu stia salpando, come il mio domani, ed il tuo, e quello della gente intorno a noi, e parli di cose che già ho scordato.
Ma t'immagini vivere nelle isole piccole di cui nessuno sa nulla? Senza i porti, senza i moli, senza le gonne delle donne e gli yatch dei ricchi, senza il gelato e Capitan Uncino, t'immagini vivere circondato dagli orizzonti?
Il sole scivola sull'acqua e anche l'orizzonte sparisce.
Mi dici che se voglio ci possiamo andare nelle isole piccole piccole e dimenticate da tutti, ma almeno il cannolo con la ricotta lo vuoi.
(Il molo di Licata, giugno 2018) |
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