Il tempo in
Sicilia probabilmente non esiste, acquista una dimensione talmente legata
alle costruzioni sociali da perdere inesorabilmente i suoi legami con la
fisica.
Non siamo nel tempo,
è il tempo che è in noi.
La mattina il caffè non lo
bevi per strada mentre cammini e parli al telefono, lo bevi al bar,
spesso il solito, o in cucina, mentre in Tv
scorrono le immagini e le voci di ogni giorno. I negozi, le palestre, le SPA e
le botteghe non aprono all'alba ma a quell'ora si avverte il brusío
della panificazione diffondersi tra le vie, accompagnato dall'odore dei
cornetti appena sfornati.
Ogni ora qui hail suo
profumo.
Al mercato cittadino s'abbannía, dai
balconi delle strade è un continuo e fiacco parlottìo, come stai, che hai
fatto, vuoi il caffè?
Ogni momento ha il suo
suono.
Dopo il lavoro si può mangiare con
calma, masticare bene, un altro caffè, le chiacchiere ripetute spezzate da
qualche sghignazzo dei giovani in piazza. Poi si riposa mezzoretta.
C'è ancora l'odore del caffè per la
casa. Da qualche parte senti dei ragazzini giocare a calcio contro le
saracinesche dei garage. Non è tardi, qualcuno passa l'aspirapolvere, il bucato
da ritirare non è ancora completamente asciutto e pende dai fili dei balconi.
Non c'è timidezza tra vicini.
Sono forme di silenzio atipiche, che
solo chi è abituato può percepire come tali.
Ci si sveglia, un altro caffè e si va a lavoro.
Mentre vai incontri sempre qualcuno che conosci e ti vuole offrire un altro
caffè. La sera gli abbracci durano di più, si cucina di nuovo, ancora odori che
si mischiano a quelli del giorno, la vicina che parla al telefono con la
sorella, il tamburo delle stoviglie in sottofondo, qualche
risata improvvisa spezza il ritmo, qualche colpo di clacson.
Quando chiudi gli occhi non è ancora finita.
Il tempo non è più assoluto, 24 ore possono essere due giorni, due
giorni 24 ore, la lentezza non incespica, è cosi armoniosa da sembrare una
poesia recitata a bassa voce dagli aedi del passato. Correre qui ha un altro
senso, un'altra direzione, somiglia a una meravigliosa passeggiata.
In Sicilia il tempo si
ferma al tramonto, all'improvviso, perché è
quello il posto in cui si è fermata la Sicilia, a metà
delle cose, nelle linee colorate dell'orizzonte. Appollaiato sulle corde dei
tralicci delle strade di provincia. Qualche volta ti investe la brezza e senti
che non è di oggi.
In Sicilia il tempo non
è come lo conosceva Einstein.
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