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domenica 25 febbraio 2018

Il tempo in Sicilia


(foto scattata a Corleone, Settembre 2017)


Il tempo in Sicilia probabilmente non esiste, acquista una dimensione talmente legata alle costruzioni sociali da perdere inesorabilmente i suoi legami con la fisica.

Non siamo nel tempo, è il tempo che è in noi.

La mattina il caffè non lo bevi per strada mentre cammini e parli al telefono, lo bevi al bar, spesso il solito, o in cucina, mentre in Tv scorrono le immagini e le voci di ogni giorno. I negozi, le palestre, le SPA e le botteghe non aprono all'alba ma a quell'ora si avverte il brusío della panificazione diffondersi tra le vie, accompagnato dall'odore dei cornetti appena sfornati.

Ogni ora qui hail suo profumo. 

Al mercato cittadino s'abbannía, dai balconi delle strade è un continuo e fiacco parlottìo, come stai, che hai fatto, vuoi il caffè?

Ogni momento ha il suo suono.

Dopo il lavoro si può mangiare con calma, masticare bene, un altro caffè, le chiacchiere ripetute spezzate da qualche sghignazzo dei giovani in piazza. Poi si riposa mezzoretta.

C'è ancora l'odore del caffè per la casa. Da qualche parte senti dei ragazzini giocare a calcio contro le saracinesche dei garage. Non è tardi, qualcuno passa l'aspirapolvere, il bucato da ritirare non è ancora completamente asciutto e pende dai fili dei balconi. Non c'è timidezza tra vicini.

Sono forme di silenzio atipiche, che solo chi è abituato può percepire come tali.
Ci si sveglia, un altro caffè e si va a lavoro.
Mentre vai incontri sempre qualcuno che conosci e ti vuole offrire un altro caffè. La sera gli abbracci durano di più, si cucina di nuovo, ancora odori che si mischiano a quelli del giorno, la vicina che parla al telefono con la sorella, il tamburo delle stoviglie in sottofondo, qualche risata improvvisa spezza il ritmo, qualche colpo di clacson.
Quando chiudi gli occhi non è ancora finita.
Il tempo non è più assoluto, 24 ore possono essere due giorni, due giorni 24 ore, la lentezza non incespica, è cosi armoniosa da sembrare una poesia recitata a bassa voce dagli aedi del passato. Correre qui ha un altro senso, un'altra direzione, somiglia a una meravigliosa passeggiata.

In Sicilia il tempo si ferma al tramonto, all'improvviso, perché è quello il posto in cui si è fermata la Sicilia, a metà delle cose, nelle linee colorate dell'orizzonte. Appollaiato sulle corde dei tralicci delle strade di provincia. Qualche volta ti investe la brezza e senti che non è di oggi.


In Sicilia il tempo non è come lo conosceva Einstein.

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